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Raina Kabaivanska, la divina. Intervista di Daniele Ceccarini

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Raina Kabaivanska soprannominata non a caso la Divina, è un artista unica che grazie alla sua splendida voce ha interpretato ruoli indimenticabili in una carriera straordinaria, il suo debutto alla Scala nel ’61 l’ha portata ad esibirsi nei più grandi teatri d’Italia e del mondo: dal Covent Garden di Londra, l’Opera di Roma, il Grand Opera di Parigi, il Teatro Real di Madrid, il Metropolitan Opera e il Carngie Hall di New York, il Teatro Colon di Buenos Aires, lo State Opera di Amburgo, il San Carlo di Napoli, il Bolshoy di Mosca, il Teatro dell’opera di Tokyo e tanti altri. 

Nata in Bulgaria a Burgàss sul Mar Nero inizia a studiare musica da bambina suonando il pianoforte e cantando accompagnata dalla fisarmonica. In seguito al Conservatorio di Sofia continua il suo percorso di studio cantando arie da opere famose come soprano e come mezzosoprano nel collettivo artistico dell’Armata del Lavoro. Si diploma al teatro dell’Opera di Sofia esibendosi nel saggio finale nella scena di Tatiana da Evgenji Onjegin di Ciaikovsky e nell’ultima scena di Un ballo in maschera di Verdi nella ruolo di Amelia. 

 

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